Il Premiolino

Le letture scelte per la serata di premiazione della 64° edizione de Il Premiolino

30 settembre

A chiusura della serata di premiazione della 64° edizione de Il Premiolino, l’attore Sergio Leone ha interpretato alcuni brani tratti dal discorso pronunciato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia del Ventaglio 2024, da il Manifesto del libero giornalismo di Albert Camus, e da La libertà di stampa di George Orwell.


Di seguito gli estratti:

«Una stampa libera può essere buona o cattiva, ma senza libertà, la stampa non sarà mai altro che cattiva. La libertà di stampa è una delle basi essenziali di una società democratica. Senza la capacità di criticare e interrogare il potere la società perde la sua conoscenza, e il governo diventa immune da ogni controllo. Ogni restrizione di libertà di stampa rappresenta una ferita alla democrazia stessa, poiché impedisce alla verità di emergere e alle voci dissidenti di essere ascoltate.»

Albert Camus, Manifesto del libero giornalismo, 1939



«Se la libertà di stampa significa qualcosa, significa il diritto di dire alla gente ciò che non vuole sentire. In un periodo di inganno universale, dire la verità diventa un atto rivoluzionario. È necessario che la libertà di stampa sia garantita non solo per permettere alle persone di esprimere le proprie opinioni, ma anche per garantire che la verità possa emergere in un mondo in cui la propaganda e l’inganno dominano. La verità è scomoda e spesso sconfessata, ma senza di essa non c’è possibilità di progresso o giustizia.»

George Orwell, La libertà di stampa, 1945



Discorso del Presidente Sergio Mattarella alla Cerimonia del Ventaglio 2024

La democrazia infatti è anzitutto conoscenza, è contesto nel quale avviene il confronto fra le idee e si esercita il diritto a manifestarle e testimoniarle. Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione, di fatti e di realtà. Si affianca in democrazia anche il diritto a essere informati in maniera corretta, informazione cioè come anticorpo contro le adulterazioni delle realtà, operare contro l’adulterazione della realtà costituisce una responsabilità e un dovere affidati anzitutto ai giornalisti.

Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano a esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’articolo 21 della carta fondamentale con un ruolo democratico decisivo. Si vanno negli ultimi tempi infittendo contestazioni, intimidazioni, quando non aggressioni nei confronti dei giornalisti che si trovano a documentare fatti ma l’informazione è esattamente questo, come anche a Torino dei giorni scorsi, documentazione di quel che avviene senza obbligo di sconti, luce gettata su fatti sì lì trascurati, raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione, canale di partecipazione e appello alle istituzioni. Per citare ancora una volta Tocqueville “Democrazia è un potere di un popolo informato” ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news è un atto eversivo contro la Repubblica. Garanzia di democrazia è naturalmente il pluralismo dell’informazione, a questo valore le istituzioni della repubblica devono rivolgere massima attenzione e sostegno.

Questioni non nuove, tant’è vero che l’unione europea ha approvato nell’aprile di quest’anno in un confronto tra Parlamento e Consiglio dell’Unione il nuovo regolamento sulla libertà dei media adesso in fase di progressiva attuazione a partire dal prossimo 8 novembre, per quanto riguarda i diritti dei destinatari dei servizi dei media vale a dire dei cittadini, in sintesi promozione del pluralismo e dell’indipendenza dei media in tutta l’Unione, con protezione dei giornalisti e delle loro fonti da ingerenze politiche, pubblicità sui fondi statali destinati a media o piattaforme, garanzia del diritto dei cittadini alla gratuità e pubblicità delle informazioni, indipendenza editoriale dei media pubblici, protezione della libertà dei media dalle grandi piattaforme, istituzione di un nuovo comitato europeo per i servizi dei media per promuovere un’applicazione coerente di queste norme. Come si vede un cantiere è un percorso impegnativo per l’Unione e per gli Stati Membri coscienti del valore che questo tema riveste per la libertà nel nostro continente. Tema vorrei aggiungere, impegnativo per tutti coloro che del mondo dell’informazione fanno parte.

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